giovedì 7 marzo 2013

LA MIA STORIA E QUELLE DELLE MIE CAMICIE SU MISURA



Fin dai primi anni del novecento, la famiglia D’Avino è cresciuta all’insegna dell’arte del ricamo e del cucito. La sua arte veniva applicata a capi di biancheria intima come camicie da notte, lenzuola e corredi matrimoniali.

All’inizio degli anni 1930, la maestra Elena incominciava a dedicarsi alla camicia classica napoletana su misura, cucita interamente  a mano. Per lei l'obiettivo finale era uno: la perfetta vestibilità. Per ottenere tale traguardo c’era (e c'è ) un solo modo: ripercorrere le antiche tecniche del taglio e del cucito a mano avvalendosi delle migliori stoffe. Così facendo iniziò la realizzazione di capi unici, destinati ai pochi nobili d'un tempo.
 

Le prime camicie venivano cucite interamente a mano dalla maestra ricamatrice Elena D’Avino in persona. Successivamente, incominciò a svelare l'arte del ricamo alle cosiddette “discepole”, organizzate in piccolissimi gruppi di lavoro. Esse dovevano eseguire le singole fasi della camicia. Ad accrescere le loro capacità sino alla perfezione vi era sempre la signora D'Avino.

La maestra Elena negli anni ’50 divenne il punto di riferimento per la camicia cucita a mano a Napoli; tanto da esser corteggiata, per la sua bravura, anche dalle prime aziende di camicie di allora. Ed è proprio grazie al suo talento che i primi laboratori di camicie diventano, anno dopo anno, dei brand i cui nomi oggi sono ben noti nel mondo. Insomma è stata il regista del dietro le quinte.
 

LA SVOLTA DEGLI ANNI '80
La maestra Elena dopo aver prestato per mezzo secolo la sua esperienza alle grandi aziende napoletane, negli anni ‘80, iniziò a trasferire l’arte e i segreti del taglio e del cucito della camicia napoletana a suo figlio Fiorenzo. Fiorenzo apprese sin da subito i segreti svelatigli dalla mamma e maestra Elena. La sua gavetta fu lunga, 25 anni per la precisione. Ed è solo dopo questo quarto di secolo passato al fianco della mamma maestra, ad apprendere continuamente, che decise, con orgoglio, di proseguire la lunga tradizione famigliare.

Come? Realizzando una camicia unica al mondo, esattamente come più di un secolo fa. Le sue unicità si chiamano 25 punti a mano e 32 ore di lavorazione, necessarie, quest'ultime, per la realizzazione di una sola camicia. In altre parole? Cucita interamente a mano.

 
UN CAPO DALLO STILE SENZA TEMPO.
Un capo dallo stile senza tempo, così la definisce la sua camicia il maestro D'Avino. Una camicia tipicamente napoletana, che non tradisce la storia della sartoria partenopea, risalente a molti secoli fa, e capace di resistere i forti venti di mode passeggere.
Ne oggi e ne domani la sartoria D'Avino non sarà in grado di garantire enormi produzioni. La filosofia del maestro Fiorenzo è chiara: " noi - ha affermato - ci vogliamo rivolgere solo ad una clientela ristretta ed esigente perché il nostro obiettivo non si chiama quantità ma qualità e cura del singolo capo, oltreché del singolo cliente".
 
LA LAVORAZIONE
Il taglio
Il tessuto viene messo a bagno per un primo efficace restringimento e successivamente stirato. Il taglio viene eseguito a mano per ogni singola camicia, garantendo una perfetta appiombatura tra fessino e manica, fra manica e carrè e tra i due davanti.
 
 
La preparazione
Altra fase importantissima. Ogni singolo pezzo della camicia viene sempre prima stirato per donare e creare una elegante e confortevole vestibilità senza grinze per un perfetto allineamento tra righe e quadri.


Il collo e il polso
La camicia D’Avino si riconosce dal collo, unico nel suo genere per effetto dei 3 esclusivi punti a mano (portastecche, dietropunto vela e ribattitura). Essi sono i più sottili al mondo. Utilizziamo le migliori tele trattandole con impunture di circa 12 punti per ogni centimetro,  impercettibili al tatto e alla vista per evitare che sulla camicia, dopo il restringimento dovuto al lavaggio, si notino punti sporgenti ed eventuali pieghe. Solo così riusciamo ad assicurare una morbidezza unica sia nel movimento del collo sia in quello del polso. Tutto ciò richiede 6 ore di lavorazione.



La manica
Il montaggio della manica napoletana è una fase delicata della camicia perché richiede abilità ed esperienza della sarta; ha bisogno della giusta distribuzione nell’attacco per garantire una forma perfetta e l’agio di una manica come la giacca, per questo viene rigorosamente montata a camicia chiusa.
Il Carrè
L’attacco del carrè è quello tipico dello stile napoletano, viene cucito con leggere grinze offrendo a chi indossa la camicia eleganza e comodità nelle movenze.
Imbastitura della camicia
Questa operazione fatta con ago e filo, richiede 5 ore di lavorazione. Serve per dare il giusto verso e per bloccare i punti della camicia dove verranno eseguiti i ricami dalla maestra ricamatrice.

 

Il cucito
Tutti i punti a mano vengono cuciti all’interno della camicia, perché così si assicura a chi la indossa una vestibilità straordinariamente confortevole e una reale percezione di una camicia priva di cuciture, senza punti sporgenti per una più facile stiratura.